SFILATO ’400 (secondo metodo)
Sulla sfilatura (fig. 1) si lavora ritessendo in linee verticali (perpendicolari cioè all’orlo), negli spazi della sfilatura. Quando l’ago incontra i fili orizzontali, passa attraverso ad essi, sopra e sotto ciascuno di loro, ritessendo i fili tirati (fig. 2). Occorre fare molta attenzione: non tirate il filo più del necessario e sceglietelo sempre della stessa grossezza del filo tolto al tessuto.
Di solito si usa per questo lavoro filo dello stesso colore del tessuto, giocando sulle trasparenze più che sulle sfumature di colore. Prestate particolare attenzione anche al momento di girare, cioè di tornare indietro tessendo la seconda fila di punti (fig. 3), perché il filo si inserisca bene tra gli altri, delimitando i margini piuttosto nettamente.
Nel giro di ritorno, discendente se il primo era ascendente o viceversa, l’ago deve alternare il passaggio sui fili orizzontali, in modo da ritessere la trama: se nel giro precedente era passato sopra il primo filo e sotto il secondo, ora deve passare sotto il primo e sopra il secondo, e così via.
Ritessete tanti fili quanti ne avete tolti, cercando di rendere regolare la trama con la punta dell’ago perché non si formino spazi vuoti o irregolari. Il lavoro è poi completato dal punto avvolgente sul reticolato di fondo. Per evidenziare meglio questa tecnica di lavorazione, abbiamo ritessuto in bianco la parte in teressata dal motivo (fig. 4).
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